martedì 19 marzo 2013

Un'analisi a mente lucida

Aggiorno il blog dopo tanto tempo. Ho smesso di correre e mi sono dato al fumo ed all'alcool? Per fortuna no :-) Nel frattempo ho continuato a correre tra alti e bassi - a dire il vero più bassi che alti. Febbraio è stato un mese un po' così, sono riuscito a correre tutte e cinque le campestri del Trofeo Monga arrivando quinto della mia categoria ma mentirei se dicessi di aver corso con costanza e metodo. Rivedendo il calendario dei primi mesi dell'anno, c'è un buco nella prima settimana di febbraio, poi una settimana di soli fondi lenti, tre giorni di buco, quindi ancora lenti su lenti. Sono stato uno studente cattivo, sul libretto delle giustifiche sopra la firma c'è scritto "causa esami universitari".
Ecco, volevo cogliere l'occasione per una riflessione più a carattere generale. Si pensa in generale che per un giovane come me (oddio, a 23 anni non mi penso ormai così tanto giovane, ma comprendo di essere un bambino per l'età media di chi corre) la progressione atletica dovrebbe essere inarrestabile una volta intrapresa. Invece per me non è così, i miei progressi rispecchiano la curva caratteristica di molte sostanze biologiche ... vedi insulinemia: picco raggiunto rapidamente, poi lenta ma inesorabile decrescita.
Ma quando raggiungo i rapidi picchi? Lo devo ammettere, quando mi alleno costantemente con qualcuno! Forse avrò una soglia della sopportazione della fatica bassa, più probabilmente ho una ... soglia di mantenimento della motivazione bassa, ma non appena riesco a trovare qualcuno che sia un po' più forte di me e mi trascini a fare i lavori di qualità fatti bene, dei benefici me ne accorgo nel giro di davvero poco tempo.
Penso al periodo tra fine ottobre e metà novembre, quando ho iniziato a fare ripetute e fondi medi con compagni più forti ed ho corso la campestre migliore di sempre. O penso al periodo natalizio, in cui i lavori di qualità svolti con Andrea, che sul momento mi hanno stancato non poco, dopo pochissimo scarico (un giorno di riposo!!) mi hanno portato a correre il fondo medio a 4'/km in scioltezza.
Insomma, non mi ci vuole molto a raggiungere il picco... e la lenta discesa?? Mm forse so bene cos'è: con me il metodo brutale "devi correre ogni giorno, devi fare due lavori a settimana, devi arrivare a 69kg" - un po', devo ammetterlo, il metodo del mio "coach" Pasquale - non funziona... o meglio funziona fino ad un certo punto, poi crollo miseramente e mando tutto all'aria, dieta, allenamento: è la testa che chiede tregua. Questo in generale, nel caso di febbraio si sono aggiunti altri fattori (in primis gli esami universitari) che hanno contribuito a questo lento, ma ineserabile... "decadimento".
Adesso? Tutto questo tempo mi sono allenato da solo, ripetute poco o nulla, qualche fondo medio fatto decentemente (giovedì scorso 15km a 4'08'' di media) e sabato finalmente di nuovo con i miei compagni di sempre un lungo di 36km, siam partiti piano, abbiamo allungato prima della metà e verso la fine ho staccato gli altri riuscendo a cambiare passo portandomi vicino ai 4' nonostante i tanti km nelle gambe. Un allenamento divertente, stimolante e che è servito a darmi fiducia.
E adesso... rispondo alla domanda :) Visto che di uccidermi di km non ho più voglia ed alla mia età ho decisamente altre priorità, correrò per un po' senza obiettivi, alternando con un po' di pesi fatti decentemente e qualche bella sessione di nuoto in piscina. Di allenamenti impegnativi continuerò a farne ma solo se ho una compagnia buona a tirarmi e solo se continuerò a divertirmi, gare ne farò, se verranno fuori bei risultati bene, altrimenti pace.
Ora... sicuramente non voglio dire che sarà sempre così... chi mi conosce sa che amo le cose fatte bene e molto difficilmente mi do per vinto. E' solo che al momento voglio un po' "godermela" e correre senza stress. La strada è ancora lunga e di km da macinare ce ne saranno ancora tanti, tanti, ma davvero tanti!