domenica 15 giugno 2014

Sono vivo!

Como llevo dos meses en Zaragoza, ya ha llegado el tiempo de contar algo sobre mi experiencia…
… o almeno, raccontare la mia esperienza come corridore in terra spagnola! Tante cose ci sarebbero da dire ma, non avendo decisamente l’intenzione di annoiarvi, passo subito a quel che vi interessa. Ho tanti difetti, ma una qualità che mi riconosco è quella di sapermi adattare un po’ dovunque. Detto ciò, trasferirmi in un altro Paese per studiare, anche se solo per pochi mesi – o magari per un po’ di tempo in più, questo ancora non lo so – poteva voler dire fare un passo più lungo della gamba… per lo meno c’era un ostacolo che sembrava insormontabile: la lingua.
Però noi runners abbiamo un asso nella manica: all’occorrenza sfoderiamo le nostre scarpette da running, usciamo fuori a correre e come per magia i nostri problemi sembrano sparire. Mi direte, e questo cosa c’entra con la lingua?  Beh, correre vuol dire anche immergersi nell’ambiente dei corridori, che è sempre così… magico, appunto! Non mi ci è voluto molto per conoscere un gruppo di runners locali, per fare amicizia con persone semplici, simpatiche e alla mano ed in men che non si dica ecco che sono quasi parte integrante de “el atletismo aragonés”. E, guarda un po’, dopo due mesi parlo lo spagnolo non come un madrelingua – e ci mancherebbe altro - , ma sicuramente ad un livello sufficientemente buono da riuscire ad integrarmi bene un po’ dovunque.
Alla Media Maratón, dietro la lepre dell'ora e 24.
Che ho salutato al 13°... :(
In questo, costruirmi una vita al di fuori dell’università – una vita sportiva – ha aiutato, eccome se ha aiutato! Ed ecco che il lunedì ed il mercoledì, immancabilmente, si va al “Parque Grande” alle 20.30 per fare le ripetute in gruppo. Ecco che nel fine settimana si va in giro a correre “carreras populares”, oppure ci si ritrova tutti insieme in un “pueblo” nei dintorni di Zgz per un allenamento di gruppo e si approfitta per fare un “trote de monte”, con “subidas y bajadas” che non si trovano così facilmente nella città (in effetti a Zaragoza si corre quasi ovunque in piano, proprio come nel capoluogo lombardo).
Senza dubbio sono stato fortunato, non lo pongo in dubbio, ma ho trovato un ambiente veramente squisito e, di questo mi sono sorpreso molto, ricco di giovani! Di ragazzi come me, di venti e poco più anni, se ne vedono a bizzeffe a correre anche le lunghe distanze, qui nessuno mi ha mai mai detto: “cavolo , così giovane e già corri le maratone”. Il perché non lo so, c’è anche da dire che qui le corse iniziano tutte molto più tardi e ci si può andare senza “madrugar” la domenica. E’ la cultura spagnola, con tutto ciò che di buono e meno buono si porta dietro!
In generale, si dà molta più importanza ad aspetti che noi italiani tendiamo a trascurare. Di cosa parlo? Tecnica di corsa in primis! Qui non esiste il riscaldarsi sommariamente e l’iniziare le ripetute quasi a freddo: si fa un “trote de calentamiento” di 30’, 5’ di stretching, 15’ di tecnica di corsa, 5 allunghi e solo allora si parte con l’allenamento vero e proprio. In secondo luogo, il potenziamento, come? Con in pesi in palestra se ce l’hai a disposizione, sennò con le ripetute in salita.
Añón, splendida località a un 100 km da Zgz
Vi ho detto un po’ come girano le cose qui in Spagna ( o per lo meno, in Aragona). Passiamo a me! Sono riuscito a migliorare i miei tempi? Nonostante mi stia allenando piuttosto bene, no! Eppure continuo ad essere abbastanza soddisfatto della mia ora e venticinque e rotti alla Media Maratón de Zaragoza, continuo ad essere soddisfatto del mio trentotto e trentacinque alla 10k per il semplice fatto che, viste le condizioni climatiche che mi si son parate davanti – “el cierzo” la prima volta, un “puto calor” la seconda – mi sembrano tempi più che dignitosi. L’unica cosa che ora come ora posso sperare è di tenere botta fino al prossimo autunno, per raccogliere qualche buon frutto.
Detto questo, per quanto – come detto prima – mi riconosca un ottimo spirito di adattamento, il mio cuore non si è spostato dall’Italia e dal mio gruppo sportivo, “La Michetta”, che praticamente mi ha visto crescere. Oddio, crescere forse non è la parola più adatta, visto che mi presentai la prima volta in via Ponte Nuovo con circa 15 kg in più sul groppone rispetto ad ora!

Mando un forte abbraccio a tutti!

venerdì 28 marzo 2014

"Barcollo, ma non mollo!"

Come al solito i mesi di gennaio / febbraio sono stati altamente critici, questo forse ancor più di altri anni! Sono oramai al termine della mia carriera da studente universitario e gli ultimi esami mi hanno dato decisamente filo da torcere. E così dopo un periodo di successi continui, ininterrotta crescita atletica, garette sempre ben riuscite, inevitabilmente, è iniziato un lento declino...
Inizialmente non voluto: una brutta forma di influenza intestinale mi ha costretto a letto una settimana e quella che, a Verona, poteva essere l'occasione di dimostrare di essere ormai vicino all'ora e 20 sui 21 si è invece rivelato un'altra deludente - ma viste le circostanze, miracolosa - ora e 25 e spicci.
E dopo? Due settimane di fermo totale in cui sono sono stato costretto a vivere solo ed esclusivamente in funzione dell'università. Chi mi legge e studia / abbia studiato da ingegnere può avere idea di cosa abbia passato...
Ed ora? Sono ormai alla seconda settimana di ripresa, la forma è lontana anni luce dal picco di quest'inverno ma... si molla? MAI! Ormai il "trucco" l'ho capito, sempre guardare sul lungo termine, anche se impegni / crisi esistenziali / infortuni mi costringono a stop prolungati so già che, dopo un periodo in cui mi sembra di correre come un lottatore di sumo in pensione, torno poi più forte di prima.
Ed allora, a fatica, riprendiamo. Visto che occorre avere chiari gli obiettivi in testa nel momento in cui ci si allena, mettiamo i puntini sulle i: per ora la priorità è riprendere una gamba decente (mi do' altre due settimane al massimo), quindi mi focalizzerò sulla preparazione della Media Maratón de Zaragoza dell'11 maggio. Ah perché già, dimenticavo, il 3 aprile partirò per Saragozza e ci resterò fino a fine luglio! ;)
Riporto gli allenamenti delle ultime due settimane:

17/03 Corsa lenta con variazioni (11 km @4'34'')
18/03 Corsa lenta con ultimo km in progressione (11.5km @4'37'')
19/03 Fondo progressivo (11 km @4'28'', ultimi 500m sotto i 3'40'')
21/03 10x200m in allungo in pista
22/03 Fondo lungo lento (19 km @4'45'')
23/03 Fondo lento di scarico (7km @4'35'', ultimo km in progressione)

Tot. settimana : 70 km (stanco, non ero più abituato!)

24/03 Potenziamento in palestra + 2 km su tappeto in progressione
25/03 Fondo lento (11 km @4'38'')
26/03 Fondo lento rigenerante (11 km @4'52), stanchissimo!
27/03 Riposo
28/03 Fondo lento (11km @4'20'') + 3x100m + 1x200m

Ho ripreso un po' col botto ma per esperienza so che, così facendo, dopo un'iniziale calo fisiologico (vedi allenamenti di questo inizio settimana) riprendo subito una gamba discreta, ed infatti nel fondo lento di stamattina ho tenuto un ritmo più veloce del solito con pochissima fatica. Bene!
Mi sono inoltre imposto di effettuare sempre qualche esercizio di tecnica al termine della corsa lenta (skip, calciata dietro, molleggi sui polpacci) e di dedicare almeno una seduta fissa al potenziamento. In effetti già oggi mi sembrava di avere una corsa meno "pesante" e più fluida, potrebbe essere solo una sensazione, ne parleremo meglio tra qualche mese!
Un saluto e buone corse a tutti!