sabato 15 dicembre 2012

Alla Rocky Balboa

Il naviglio della Martesana stamattina...
L'anno scorso ero stato tutto sommato fortunato con le campestri: temperature sempre accettabili, percorsi in genere con poche difficoltà tecniche, fango poco o nulla! Ma domani la musica cambia...
Da giovedì sera la neve è scesa su Milano ed ha continuato ad imbiancarla ininterrottamente fino all'alba di stamattina. Ieri mattina un rapido colpo d'occhio alle strade mi ha convinto a prendermi un giorno di (meritato) riposo,c'era necessità di staccare la testa. Oggi però l'appuntamento era alle 8.15 con i miei compagni di squadra per il solito "scarico pre-gara" che in realtà si trasforma sempre in un lungo divertissement.
Ma ragazzi - correre sulla neve è proprio bello! Una volta compiuto l'atto autolesionistico di alzarsi dalle calde lenzuola e uscir fuori al gelo polare, fatti i soliti 2.7km fino al naviglio tra strade infangate che ti fan passare la voglia di correre, in realtà è splendido riuscire a correre su uno spesso strato di neve compatta. Di tratti liberi da neve ne abbiam trovati ben pochi, praticamente solo i brevi pezzi in cui è consentito il transito ai veicoli, per il resto solo tanta tanta neve. La meccanica di corsa si trasforma, diventa più muscolare e si fa più fatica, noi andiamo piano e ci godiamo il paesaggio, ogni tanto qualche allungo sulla neve fresca tanto per gradire :)
In totale una ventina di km ma i numeri non importano, l'allenamento di oggi è stato un lungo divertimento in compagnia che ha rigenerato le gambe, legate all'inizio e freschissime sul finale. Il problema sarà nei prossimi giorni, le previsioni "sparano" un bel -4° per domattina e probabilmente ben presto la coltre di neve compatta lascerà il posto a dei bei lastroni di ghiaccio!
Per la campestre di domani mi sa che le chiodate serviranno... eccome se serviranno!

mercoledì 12 dicembre 2012

Una piccola riflessione...

Si sente tanto dire in giro che nella corsa viene prima la testa e poi tutto il resto e questo è tanto più vero quanto più si allungano le distanze. Io direi che mi sto sempre più rendendo conto che la corsa può essere una vera e propria "palestra di vita".
Ci sono mille vantaggi ben noti: la corsa fa dimagrire, abbassa la pressione arteriosa, migliora la circolazione ed abbassa il battito cardiaco a riposo, migliora il tono dell'umore... non è certo di questo però che voglio parlare. La corsa è prima di tutto uno sport individuale. Tanto più come la pratichiamo noi amatori, che non abbiamo alle spalle un'equipe di massaggiatori, tecnici, medici, che ci segua di continuo e ci dica in ogni momento come allenarsi e cosa mangiare. Del resto personalmente non mi considero neanche un "tapascione", runner della domenica che si fa i suoi km tranquillo, senza mai andare in affanno né preoccuparsi di come migliorare i suoi tempi. La corsa per come la intendo io è un qualcosa di più, una dimensione tutta tua in cui riscoprirti sia fisicamente che nella testa.
Fisicamente, perché le settimane, mesi, anni di allenamenti costanti ti insegnano a capire come funziona il tuo motore, le tue gambe, leggi mille tabelle ed articoli e solo l'esperienza ti fa capire cosa davvero ti fa migliorare, cosa ti fa andare forte nel diecimila della domenica e cosa invece ti fa incontrare il muro al 16°km della mezza.
Nella testa, perché puoi allenarti in compagnia, puoi avere chi ti incoraggia e ti fa i complimenti, ma la motivazione per andare oltre la "fase tapascione" e cercare di raggiungere i tuoi limiti (e superarli) può venire solo dal di dentro. Quale che sia il tuo obiettivo la corsa presto o tardi ripaga, ovviamente se presto o tardi dipende da... tante cose, il principio è che il sudore versato in allenamento non è mai buttato. Ma il fatto di ricercare questa fatica, di spremersi in allenamenti massacranti e di svegliarsi alle 5 del mattino in pieno inverno per correre con -5° presuppone che sotto ci sia una molla veramente forte.
Io interpreto la corsa come una vera e propria droga, o meglio è del tutto assimilabile all'alcool nell'euforia che ti dà, ma senza i postumi depressivi. Chi si alcolizza spesso (non chi beve occasionalmente al party di fine anno) ha qualcosa da dimenticare, allo stesso modo chi corre tanto (non il tapascione della domenica) è fondamentalmente insoddisfatto. Attenzione, non voglio certo dire che i runners siano una massa di frustrati... piuttosto ecco, l'idea che mi son fatto è che abbiamo un vuoto da riempire o una "macchia" da cancellare.
La corsa - come dicevo - è fondamentalmente la tua corsa. Mi fa piacere vedere il parco pieno di runners di tutti i tipi, quando in primavere le temperature iniziano ad alzarsi e la prova costume incombe, ma lo preferisco come stamattina, gelido ma con un tiepido sole dicembrino, frequentato forse da quattro persone a parte me. Ho iniziato a fare il fondo medio solo da tre settimane, finora sempre in compagnia - oggi ero da solo. Non avevo idea di cosa si potesse provare in un allenamento del genere. Parto male, un po' imballato (mi conosco, il pensiero di dover poi render conto a qualcuno mi condiziona - psicologia debole!), mi scoraggio pensando che forse non riuscirò a finirlo, pian piano passano i km e le gambe si sciolgono così come il morale, senza rendermene conto sono già al terzo giro su cinque e mezzo che ne devo fare. I pensieri che popolano i miei lenti sono dei più disparati, spesso e volentieri anche negativi - ma stamattina no, quando capisco che riuscirò a terminare l'allenamento ed anche meglio del previsto senza fare fatica più di tanto questo mi dà fiducia, mi rigenera. Sento di migliorare, di progredire, penso a com'ero quand'ero partito ed a quanta strada ho fatto da allora, penso ad un periodo felice della mia vita, mi sento fiducioso nei miei mezzi e penso a chi ha riposto la sua fiducia in me. All'ultimo giro le gambe iniziano ad indurirsi ma non importa, senza forzare inizio lo stesso una progressione anche se lieve. Torno a casa, quasi altri 4 km che passeranno via come nulla, ripenso all'allenamento appena fatto e sono felice, so già di aver fatto meglio della settimana scorsa ed i numeri lo confermeranno appena tornato a casa.
In questo senso la corsa è palestra di vita. L'idea che mi son fatto è un tuo avversario può avere magari una soglia più bassa della tua, un motore meno performante, ma se la sua psicologia è vincente in gara lo vedrai lontano di miglia. Bisogna lavorare sulla testa, prendere le sensazioni positive in allenamento ed imprimerle nella memoria affinché di lì non escano, fortificare la fiducia in te stesso e nei tuoi mezzi, non porsi limiti troppo bassi che finirebbero solo per "tarpare le ali". Spesso a chi ci chiede "come stai?" rispondiamo "tutto bene" sapendo bene che non è la verità, i periodi felici vanno e vengono ma la felicità, quella vera è un qualcosa di effimero! La si coglie, la si tiene stretta poi vola via come se nulla fosse. E si rientra nel solito trantran della quotidianità, ci si tiene attivi ed impegnati, si pianifica, si organizza. E poi si corre, e lì, solo con i tuoi fantasmi, ritrovi un "surrogato di felicità" - non sempre! Ma quando le sensazioni positive ci sono, è bene slegarle dai numeri, buttarle giù su carta e andare a rileggerle quando, nei momenti di sconforto, siamo tentati di mandare tutto al diavolo. Volontà, testa e cuore si rinforzano, aiutano ad andar bene in gara e sconfiggere il tuo avversario di sempre come a ottenere il posto di  lavoro che desideravi o superare brillantemente un esame universitario che proprio non riuscivi a passare.
Tanti pensieri, probabilmente confusionari e sconnessi, ma sentivo il bisogno di buttare giù due righe, grazie a chi ha letto fino in fondo :)

domenica 9 dicembre 2012

Il punto della situazione

Lunedì 13.3km a 4'22'' al Parco Lambro, con l'occasione ho sperimentato il percorso segnalato all'interno del Parco di 3.8km, un po' più mosso rispetto al giro classico da 2.5km!
Martedì 11.5km a 4'30'' sempre al Lambro
Mercoledì Fondo medio al Lambro, 12km a 4'09'' con Pasquale e fondo complessivo di oltre 20km
Giovedì Fondo lento al Parco, 1h a 4'37''
Venerdì 15.5km di cui i 10 centrali corsi in progressione sul naviglio della Martesana con Maurizio (andata dai 4'30'' fino ai 4'20'', ritorno da 4'10'' fino al 3'53'' finale). Allenamento vivace "imprevisto" :)
Sabato 1h a 5'07'' con scivolone al 6° km incluso (botta al ginocchio dx, per fortuna niente di grave!).

E così arriviamo a domenica con il 10000 a Peschiera Borromeo. Devo fare una premessa: nonostante l'aumento del chilometraggio, questo non mi ha stancato assolutamente, anzi sento di aver migliorato notevolmente la capacità di recupero. Il problema è che mi sono accorto di sentire troppo, esageratamente l'ansia da gara, specialmente adesso che Pasquale ha deciso di puntare su di me e di " farmi crescere". Come Maurizio ha detto giustamente, si tratta di un "blocco psicologico" che ho sulle gare dai 10000 in su.
Ho realizzato un 39'22'' che oggettivamente è il mio personale - ma non riesco ad esserne soddisfatto! Mi è arrivata davanti gente che si era presa quasi due minuti alla campestre di domenica scorsa e non riesco a capacitarmi del perché. Sicuramente non ho la scusa del freddo glaciale che ha condizionato tutti!
Ad ogni modo, faccio un breve resoconto. Mi attardo a posizionarmi dietro lo start a causa del riscaldamento un po' lungo ma fatto "ad hoc" (20 minuti in tutto inclusi 4 allunghi). Allo sparo, mi accorgo di essere davvero tanto dietro al punto che fino al "bip" del primo km supero le persone più improbabili! E' quindi inevitabile accelerare per recuperare e riesco comunque a chiudere il primo km a 3'51'', che è un ritmo che ormai dovrei riuscire a tenere agevolmente. Ed invece... il secondo lo chiudo insieme a Pasquale a 3'54'', il terzo a 3'53'', poi dico a Pasquale di andare... non c'è più la testa. Rallento, sono sui 4', al momento di ripassare dallo start vengo affiancato da altri miei compagni di squadra (che ormai pensavo non mi potessero più neanche vedere) e la tentazione di ritirarmi è davvero forte... resisto e chiudo il 6°km a 4'07'', dopodiché riesco a proseguire fino alla fine con un ritmo sui 4' (la fatica mi sembra gestibile) e chiudo comunque l'ultimo km, in crescendo, a 3'56''.
Ciò detto, ho comunque fatto il personale ed il tracollo non è stato così netto come al Montestella, oltre tutto la curva della velocità assomiglia ad una "gaussiana" ... meglio così che un esponenziale positivo :) Io non demordo e spero che l'esperienza delle gare mi aiuti a maturare!

domenica 2 dicembre 2012

Una settimana intensa



Le cifre cominciano oramai a diventare "importanti" per i miei standard: ho chiuso Novembre totalizzando 310km, per me un record assoluto! L'aumento di carico è stato graduale e, dopo un primo periodo di adattamento in cui ho fatto una discreta fatica specie durante gli allenamenti "feriali", adesso i benefici li sento tutti: il peso scende di continuo nonostante mangi il doppio di prima, mi sento in forma ed il recupero è migliorato notevolmente.
Ma andiamo con ordine:
Lunedì: 11.5km di corsa "lenta" al Parco Lambro (4'20'', non propriamente una corsa lenta, ma al mattino presto rendo bene e non riuscivo ad andare più lento di così!).
Martedì: 7.7km di corsa lenta rigenerante corsa con un amico (media 5'15'')
Giovedì: 12km di corsa lenta venuti a 4'53'' (ribadisco che al pomeriggio resa nulla, poi dopo un esame.. :) )
Venerdì: decido di prendermi un week end di totale svacco post-esame. Mi sveglio alle 10, colazione (abbondante) e dopo poco più di un'ora sono già per strada. Venuti fuori 12km a 4'32'' di media, fatica zero e per una volta riesco a tornare asciutto!
Menzione a parte per:
Mercoledì: parto di casa all'alba (6:10!!) a digiuno: l'appuntamento è alle 6.30 allo zero del Parco Lambro con il coach. Realizzeremo, sotto una pioggia torrenziale, 10km di fondo medio a 4'06'' di media... gambe leggermente dure in partenza che si sono sciolte strada facendo, grande soddisfazione alla fine. Realizzato un fondo totale di 18.5km!
Sabato: Giorno delle ripetute! Purtroppo non sono al top, ho dormito davvero poco ed oltretutto avevo della stanchezza accumulata dal giorno prima che ovviamente non sono riuscito a smaltire prima dell'appuntamento (al solito, 8.30 allo 0 del percorso "classico" del Parco Lambro). Stavolta siamo anche in 4, c'è anche Christian, altro compagno di squadra all'incirca sul nostro livello (38'26'' al Montestella), atleta "muscolare" che riesce a gestire i cambi di ritmo in maniera pazzesca. Le ripetute vengono fuori così: 3'38'' 3'39'' 3'34'' 3'39'' 3'40''. Particolarità: io tendo ad avere un ritmo costante dall'inizio alla fine, Christian parte dietro ma sui 400m finali tira fuori un allungo pauroso tanto che fatico a stargli dietro, dalla traccia GPS si vedono punte sotto i 3'/km! Tutte le prove le chiudiamo insieme (con Maurizio e Pasquale dietro di una manciata di secondi), all'ultima Christian mi darà un secondo negli ultimi 100m. Non sono soddisfatto come la settimana scorsa ma visto il carico e la stanchezza... mi posso accontentare.
Passerò il pomeriggio a poltrire, ed il giorno dopo... sveglia alle 6.50 anche se stavolta me ne sarei stato volentieri a dormire :)
Il "menu del giorno" prevede una tapasciata a Besana in Brianza, una sorta di collinare misto asfalto e sentieri. Il percorso è piuttosto mosso e l'altimetria abbastanza vivace, in totale 168m di dislivello positivo per il percorso da 14km. Si raggiunge il punto più alto a metà gara e poi si ridiscende, non certo di continuo ma con continui strapponi e discese "a rotta di collo". Fango poco o niente, solo verso il 12°km un tratto di poco più di un centinaio di metri in cui praticamente si pattinava, senza chiodate era impossibile correre... tutto sommato meglio del previsto vista la pioggia continua di questi giorni. Voglia poca e sonno tanto, l'idea era quella di andar piano ma dopo il primo ristoro (6km) è iniziato un tira e molla con Christian e dopo il 6° abbiamo tenuto un'andatura decisamente meno rilassata, con i tratti in piano sotto i 3'50'', salite corse di buona lena e discese belle "lanciate"... in sostanza un buon allenamento, non credevo le gambe potessero essere così sciolte il giorno dopo le ripetute. Più che altro un buon segnale è stata la facilità di corsa in salita, bene così!
In generale posso dire che questa settimana ... tutto ho fatto, tranne che poltrire! Lo dicono i numeri, con 92km corsi in scioltezza... o quasi!! :)