martedì 12 novembre 2013

Questione di equilibrio


La foschia del Parco Lambro
6.15 del mattino. Uscire dal tepore delle lenzuola, tra le fessure delle serrande non filtra il benché minimo raggio di luce, è ancora buio pesto fuori. Caffè, sosta al bagno, vestizione, GPS al polso, una voce dentro la testa grida ..."ma chi te lo fa fare???" quando all'atto di spalancare la porta d'ingresso ti assale l'aria tagliente di una gelida mattinata invernale. Ma inizi a correre e zittisci quella voce, senti che le gambe vanno, corri nel silenzio di una Milano ancora dormiente, mentre i pochi passanti ti guardano straniti. E quando la nebbia del Parco ti accoglie ti sembra di sognare ancora, ma non ti spiace, tutt'altro, non vorresti mai svegliarti e tornare all'incubo della vita quotidiana.
Sono sensazioni come queste che ti fanno andare avanti, ti fanno fare il sacrificio di puntare la sveglia ad ora antelucana e violentare il fisico mentre potresti bellamente startene a dormire.  Sensazioni quindi sì, ma anche razionalità. Razionalità nel capire che, ok, il tuo sport ti piace, devi dargli il suo angolino in mezzo ai mille impegni della vita quotidiana, è quello il tuo momento, l'alba. Non sempre proverai sensazioni così belle, ci saranno sicuramente allenamenti pesanti e poco gratificanti, ma devi ricordarti perché vai avanti ad allenarti, è la tua passione, ti può dare tanto ma solo se tu dai altrettanto (e anche di più). Senz'altro in certi momenti ti verrà la tentazione di mollare ma non mandare tutto all'aria, se proprio fisico e testa lo richiedono stacca un attimo e pensa ed altro (è del tutto fisiologico!) ma non buttare al vento mesi di sacrifici, ricordati che chi è disposto a buttar l'anima in ciò in cui crede viene sempre ripagato, prima o poi. Questo post vuole solo essere un "memorandum", credo di aver trovato finalmente un mio equilibrio, ho dato allo sport che amo la collocazione che merita, non toglie tempo a ciò che ha priorità più elevata, certo devo far delle rinunce ma sono sempre rinunce fatte con piacere e mai sacrifici. Inutile mettersi a parlare di allenamenti ora, se una cosa c'è che ho imparato è che se c'è la testa le gambe vengono di conseguenza, dopo lo stop ho ripreso ad allenarmi bene e la forma migliora settimana dopo settimana. Un primo banco di prova sarà la Alpin Cup, mezza maratona da correre nel Parco Nord di Milano, abbastanza veloce tranne per 4 cavalcavia, questa domenica 17. Nessuna pretesa se non quella di ... andare forte :)

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