mercoledì 21 agosto 2013

Seconda tappa: da Cutrofiano a Corigliano d'Otranto

Il punto di arrivo
8.5 km – media 4’03’’/km -http://connect.garmin.com/activity/362275808

Prima tappa andata, sensazioni ottime, bel percorso neanche particolarmente difficile salvo per due km boschivi, inoltre partire al calar del sole ha fatto patire meno la calura estiva. Al risveglio del mattino seguente le sensazioni sembrano essere ancora positive, gambe per nulla provate, voglia di correre ancora ad alti livelli ma…
Si sa che ci vuole un po’ di tempo perché i dolori vengano fuori ed infatti, quando a neanche 24h ci tocca ripetere la fatica la stanchezza inizia a farsi sentire, in fondo il giorno prima ho corso ad un passo da personale sui 10 km! La temperatura oltre i 30° ed il sole preso al mattino del resto non aiutano ed al riscaldamento le sensazioni sono pessime, mi sembra di essere legato e col motore fuori giri… ottimo! Ma non stiamo a lamentarci, siamo qui e ci tocca faticare, finché qualcosa rimane bisogna continuare a darla!
E si parte. La partenza è sempre veloce ma neanche troppo, il gruppetto dei primi è lì davanti. Al primo km le gambe sembrano girare e do’ loro ascolto. Azzardo? Vedremo... Un primo giro attorno la piazza e ci si addentra in stradine di campagna. Lap 3’49’’. Sole ancora alto nel cielo, rettilinei su strade di campagna prive di qualsivoglia vegetazione e soprattutto un fastidioso vento di maestrale che soffia esattamente contrario alla marcia dei podisti. Cerco di accodarmi a qualcuno ma nessuno ha il passo giusto… finalmente trovo un gruppetto che gira costante sui 3’50’’ e mi metto dietro per ripararmi dal vento, ad occhio sarò poco dopo le prime 10 posizioni, la testa dalla gara subito dopo i due primi due "volati via” è comunque lì davanti. Lap 3’52’’. Il gruppo inizia a sgretolarsi, e dai cinque che eravamo gradualmente rimaniamo in due, io ed un podista in canotta rossa. Lo sforzo che sosteniamo sembra essere molto simile così ci alterniamo a tirare circa 300m ciascuno per ripararci dal vento. Terzo lap 4’03’’, non mi sembrava di aver rallentato ma la stanchezza accumulata inizia a pesare. Continua il tira e molla ed il quarto km lo chiudiamo insieme in 3’59’’… tutto sommato stiamo facendo una bella gara viste anche le condizioni climatiche, i primi sono ancora lì davanti. Dopo il quinto km però il percorso cambia… cambio di direzione, il vento diventa trasversale e da’ meno fastidio ma la strada inizia, lentamente ma inesorabilmente, a salire… preso dallo sconforto di dover fare altri tre km e … boh? (dicono 200m, ma so che non c’è da fidarsi) lascio andare canotta rossa e corro da solo. Bel pezzo di sterrato, bella mazzata sulle gambe, la discesa successiva permette di recuperare un po’ ma la testa è andata. 4’09’’ il sesto lap, cerchiamo di portarci in condizioni decenti all’arrivo. Nonostante il mio calo vedo ancora canotta rossa, la pendenza anziché diventare più dolce è sempre più ripida con pochi pezzi in piano per recuperare, non sento nessuno avvicinarsi, in pratica gareggio da solo ed il ritmo cala ancora fino all’8° 4’14’’. Siamo entrati in città ma di cambiare passo non se ne parla… zero stimoli! Il GPS segna 8.2 km mentre entriamo nel castello da dietro, subito dopo pezzo in discesa e curva a 180° da gara di corsa campestre, ancora nessuna intenzione di cambiare passo e transito sotto il gonfiabile dell’arrivo in 34’40’’ in 16° posizione.

Gli ultimi km sono stati tutti un “ma chi me la fa fare”, “e chi se le fa altre tre gare così”, “ma io mi ritiro”… uno sguardo alle facce dei podisti arrivati prima e dopo di me, quattro chiacchiere, un occhio alle classifiche e già si pensa alla prossima tappa. A domani per l'aggiornamento ;)

2 commenti:

  1. Ben fatto Simone. Sarà dura ma terremo botta! (forse è più facile una maratona!)

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    1. Parli con uno che fa meno fatica a correre una maratona che un 10000... figuriamoci una competizione così! :P Ma terremo botta si, la fatica non mi spaventa ;)

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